mercoledì 30 gennaio 2008

da Londra a Zoldo

.......UN VIAGGIO SENZA RITORNO

Due anni fa, esattamente il giorno di Natale, Santiago ed io siamo atterrati a Zoldo per rimanerci. Tanta gente incredula ci chiede perché abbiamo scelto di vivere in un paese cosi piccolo e sperduto, abbandonando due vite esilaranti a Londra e Barcellona. Ci dicono: “Ma non c’e’ niente da fare a Zoldo? Non vi mancano i lussi della città, il teatro, le mostre d’arte, i negozi, i ristoranti ed i bar trendy?”

Vorrei raccontarvi perche mi piace di questo luogo includendo le ragioni perché abbiamo deciso di venire a vivere qui, ma sarebbe retorico e banale elencare tutti i pro di vivere in un piccolo paese di montagna contro quelli della vita di città, come: Una vita piu sana all’aria fresca al contatto con la natura, l’assenza di traffico, di stress, di rumori ed odori spiacevoli, il contatto personale con le persone, le possibilità di uscire sempre a fare giri in montagna, senza menzionare che ci sono le cose essenziali qui per vivere bene e felici, bla, bla, bla… Tutte queste cose gia le sappiamo.

Questa e la mia risposta: Io ho la fortuna di aver fatto diverse esperienze di vita in varie città Europee, incluse Roma, Londra e Parigi, ed é vero che le possibilità di studio e di lavoro sono state variate ed interessanti, ma con il tempo mi sono resa conto che in questi luoghi mancava qualcosa di essenziale: il sentirsi umano. Per lo piu, il ritmo di vita era diventato sbagliato per me. Io non apprezzavo piú le piccole cose semplici ma belle della vita perché ero troppo presa a correre dietro quelle complicate e superficiali. Non conoscevo nemmeno il nome del mio vicino e figuratevi se avevamo il tempo per salutarci! “Non ho mai il tempo”: Quanta gente in città usa sempre questa frase? Sono venuta alla conclusione che in città si finisce con il vivere nella mente e non nel corpo. Questo era il mio obbiettivo: Tornare a sentirmi viva e ad usare tutti i sensi che qui sono stimolati quotidianamente, come la vista, l’olfato, il tocco, tornare a sudare e a fare sforzi fisici e non solo mentali, ma essenzialmente tornare ad essere umano.

Io vorrei aprire un dialogo con le persone di Zoldo per discutere cosa possiamo fare per incoraggiare piu persone come me e Santiago a decidere di trasferirsi in questo paradiso ed a fare scegliere ai giovani di Zoldo di restare o comunque ritornare eventualmente dopo studi ed esperienze di vita in citta a Zoldo per costruire una comunità piú forte e stretta ed un paese con un futuro sano ed uno sviluppo naturale.

Ma qualé un vero modello per Zoldo? Con chi confrontarsi? A che cosa potrebbe ambire a diventare uno Zoldo? Un clono di Cortina? Spero di no!! Io penso che non abbiamo bisogno di cambiare Zoldo, il progresso stesso lo cambierà con il tempo, ma al contrario di Cortina, l’importante e che le persone che vivono qui abbino qualcosa da sognare.

Queste sono le domande che vi propongo:
* Cosa vi piacerebbe fare in
più a Zoldo?
* Ma veramente, quali sono i servizi essenziali che mancano a Zoldo?

Annabella Fairtlough

4 commenti:

Fragolina ha detto...

Non è certo un obiettivo facile, ma la strada per 'salvare' Zoldo è proprio questa: è davvero il caso di parlarne!
Ben

Fragolina ha detto...

E' meraviglioso che qualcuno decida di fermarsi a Zoldo! lo è ancor di più se, come dici, in questo piccolo paesino incastonato tra le Dolomiti una persona riscopre o scopre la vicinanza con gli altri.Per questo non mi stupisco che chi ha vissuto per parecchio tempo in città aspiri a una vita in montagna: di solito chi apprezza davvero Zoldo non sono tanto i residenti quanto chi arriva da altre esperienze.Tuttavia non è tutt'oro quel che luccica.Zoldo è un paese particolare, innanzittutto, perché segnato dall'emigrazione che ha creato e crea una spaccatura all'interno della comunità. Ci sono dinamiche sociali che si comprendono con il tempo. Sarà dura cambiare la mentalità delle persone, perché alla fine di questo si tratta. ma vale la pena impegnarsi in questa direzione. E parlandoci sicuramente faremo grandi passi. Complimenti per l'idea!!! E lo sforzo di far cominicare noi zoldani!!!!

GianniFromBo ha detto...

Un saluto a tutti! E un abbraccio a voi due che siete riusciti a fare una cosa per molti impensabile! Vi ammiro e forse un pò vi invidio...ma di sicuro sono solo molto felice per voi! Zoldo è...Zoldo! E tanti zoldani che conosco sono veramente brave persone; io non sono tra queste...ma solo perchè non sono zoldano!! Eh,eh! A proposito..non è strano che il primo blog su Zoldo non sia fatto da zoldani? Così come non è strano che ci sia un sito chiamato Zoldoclub fatto da bolognesi? Io sono uno di quelli!! Evidentemente qualcosa vorrà dire! Evidentemente Zoldo è...zoldo! dai...mi aspetto che intervengano sempre più gli amici in valle e anzi...dai fatevi sentire e date il benvenuto a questi due "pazzi"!! con affetto e ammirazione! gianni

CRISTINA ha detto...

Complimenti anche da parte mia per aver fornito agli Zoldani uno strumento di comunicazione diverso dai soliti canali. A Zoldo, come in tante altre realtà di montagna, la comunità è costituita da persone tra loro molto diverse. Nella maggior parte dei casi questa diversità più che ad aspetti caratteriali, è dovuta al tipo di vita che ognuno conduce e alle esperienze vissute.
Tuttavia, grazie a queste differenze, ognuno di noi ha tanto da offrire e, proprio con la comunicazione, è possibile dar luogo ad un confronto costruttivo.
Vi auguro con tutto il cuore che “l’idea Blog“ dia presto i suoi frutti. Buon lavoro!