.......UN VIAGGIO SENZA RITORNO
Due anni fa, esattamente il giorno di Natale, Santiago ed io siamo atterrati a Zoldo per rimanerci. Tanta gente incredula ci chiede perché abbiamo scelto di vivere in un paese cosi piccolo e sperduto, abbandonando due vite esilaranti a Londra e Barcellona. Ci dicono: “Ma non c’e’ niente da fare a Zoldo? Non vi mancano i lussi della città, il teatro, le mostre d’arte, i negozi, i ristoranti ed i bar trendy?”
Vorrei raccontarvi perche mi piace di questo luogo includendo le ragioni perché abbiamo deciso di venire a vivere qui, ma sarebbe retorico e banale elencare tutti i pro di vivere in un piccolo paese di montagna contro quelli della vita di città, come: Una vita piu sana all’aria fresca al contatto con la natura, l’assenza di traffico, di stress, di rumori ed odori spiacevoli, il contatto personale con le persone, le possibilità di uscire sempre a fare giri in montagna, senza menzionare che ci sono le cose essenziali qui per vivere bene e felici, bla, bla, bla… Tutte queste cose gia le sappiamo.
Questa e la mia risposta: Io ho la fortuna di aver fatto diverse esperienze di vita in varie città Europee, incluse Roma, Londra e Parigi, ed é vero che le possibilità di studio e di lavoro sono state variate ed interessanti, ma con il tempo mi sono resa conto che in questi luoghi mancava qualcosa di essenziale: il sentirsi umano. Per lo piu, il ritmo di vita era diventato sbagliato per me. Io non apprezzavo piú le piccole cose semplici ma belle della vita perché ero troppo presa a correre dietro quelle complicate e superficiali. Non conoscevo nemmeno il nome del mio vicino e figuratevi se avevamo il tempo per salutarci! “Non ho mai il tempo”: Quanta gente in città usa sempre questa frase? Sono venuta alla conclusione che in città si finisce con il vivere nella mente e non nel corpo. Questo era il mio obbiettivo: Tornare a sentirmi viva e ad usare tutti i sensi che qui sono stimolati quotidianamente, come la vista, l’olfato, il tocco, tornare a sudare e a fare sforzi fisici e non solo mentali, ma essenzialmente tornare ad essere umano.
Io vorrei aprire un dialogo con le persone di Zoldo per discutere cosa possiamo fare per incoraggiare piu persone come me e Santiago a decidere di trasferirsi in questo paradiso ed a fare scegliere ai giovani di Zoldo di restare o comunque ritornare eventualmente dopo studi ed esperienze di vita in citta a Zoldo per costruire una comunità piú forte e stretta ed un paese con un futuro sano ed uno sviluppo naturale.
Ma qualé un vero modello per Zoldo? Con chi confrontarsi? A che cosa potrebbe ambire a diventare uno Zoldo? Un clono di Cortina? Spero di no!! Io penso che non abbiamo bisogno di cambiare Zoldo, il progresso stesso lo cambierà con il tempo, ma al contrario di Cortina, l’importante e che le persone che vivono qui abbino qualcosa da sognare.
Queste sono le domande che vi propongo:
* Cosa vi piacerebbe fare in più a Zoldo?
* Ma veramente, quali sono i servizi essenziali che mancano a Zoldo?
Annabella Fairtlough